La Chiesa

La Chiesa

Ubicata di fronte alle due porte rivolte verso la Sicilia, composta da tre locali: la Cappella, la sacrestia e il vestibolo, sorge la Chiesa in un edificio a se, coeva alla Torre. Strano il destino di questa Chiesa medioevale. Rimase integra fino al 1700, quando il Cardinale Borghese, Principe feudatario di Rossano, decise per motivi di salute di trascorrere un periodo in montagna, ospite del barone Collice. Il seguito del Principe-Cardinale è numeroso ed il padrone di casa decide di ampliare l’edificio creando degli alloggi per quest’ultimi. Nel 1806 ci furono altri problemi per la Chiesa. L’Editto di Saint Cloud, cioè il divieto delle sepolture in luogo privato e nelle chiese, colpì la Cappella che custodiva i morti del feudo. Il barone Michele Collice, comandava la Piazza di Cosenza con un esercito personale, forte di diecimila uomini al “soldo”. Il barone resistette all’editto ma poi per ragioni di Stato dovette accettare un compromesso, cioè quello di dimostrare agli invasori napoleonici che la Chiesa non era più attiva, e per tanto costruì al posto dell’altare un forno da pane, mentre la sacrestia divenne un deposito rurale, evitandone così la distruzione. I morti vennero collocati, per proseguire il loro eterno riposo, nelle sottostanti carceri. Così l’impianto medioevale di questo piccolo capolavoro venne radicalmente modificato, e riprese vita e forma, ripristinando l’originaria Chiesa, nel 1814 quando l’Impero Napoleonico tramontò.
Rimane in piedi la struttura, il bellissimo portale in tufo è del 1200, mentre il grande finestrone venne ripristinato seguendo lo stile e la cultura dell’epoca, come anche il posizionamento dell’acquasantiera, fonte battesimale, realizzata a forma di conchiglia in marmo nero, tipico del ‘700. Le pareti e l’altare rifatti in tipico tardo barocco. Il soffitto in legno di castagno e il pavimento in mattoni rossi, prodotto nelle fornaci del feudo.

 

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